Simona Massa Ope, Le parole fragili (poesie 2010-2020), Edizioni Helicon, Arezzo, 2022.
Questa raccolta si è andata snodando anno dopo anno, giorno dopo giorno, poesia dopo poesia, su un filo sospeso che non saprei dire con certezza da dove sia iniziato e dove finirà. Una raccolta di poesie è il mio tempo che passa, ed è il mio tempio, vita filata tra le dita, rosario che scorre. Un filo dove si posano pensieri come uccelli migratori. Un filo è un senso sotteso, profondo, imprevedibile, ma esatto in sé come una freccia, qualcosa che ha definito, infine, il nome della raccolta: “parole fragili”, come vetro soffiato, come piccoli fiori tra le mani, come sussurri e sospiri, e quei silenzi irreali, che basta un nulla per infrangere, un colpo di tosse, una moto che sfreccia, una porta che sbatte. La poesia è parola fragile, pronta a spezzarsi in bocca come un’ostia e a dissolversi sul palato. Ma come un’ostia celebra il sacro degli eventi, discende in noi e ci eleva. La poesia eleva qualunque peso. https://simonamassa.it/le-parole-fragili/